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Siamo sicuri che sia davvero gioco?

I cani si rincorrono, si abbaiano, si ringhiano, lottano, si saltano addosso, si fanno agguati su un bel prato verde. Poi improvvisamente scoppia la rissa.
A noi sembrava che giocassero. Cosa è successo improvvisamente?
Se ci fossimo accorti per tempo che il gioco si stava trasformando in qualcos’altro, o che quel “qualcos’altro” è sempre stato tale dall’inizio, forse saremmo potuti intervenire e fermarlo, o non farlo nemmeno iniziare.

Quando è gioco:

Secondo gli etologi Bekoff e Pierce, i cani equilibrati che sanno giocare correttamente applicano al gioco quattro regole fondamentali, che fanno sì che il gioco non degeneri:

  1. Chiedere il permesso prima di iniziare a giocare

È il classico inchino che i cani si fanno prima di iniziare a giocare. Restano per qualche secondo a fissarsi muso a muso e poi uno si inchina. Se l’altro cane risponde con lo stesso segnale, il gioco inizia. Questo segnale ha un preciso significato: tutto quello che accade da adesso in poi è per gioco, facciamo “come se”, ma per finta.

  1. Essere onesti durante il gioco

Il gioco può essere il rincorrersi, il fare la lotta, il competere per una risorsa, il collaborare nel raggiungere un obiettivo, ma nessuno deve approfittarsi dell’altro se quest’ultimo si trova in difficoltà, si evitano movimenti che possono essere considerati imbrogli, ci si deve fidare uno dell’altro. Durante il gioco le interazioni muso a muso e gli inchini possono ripetersi, se i cani hanno la sensazione che sia necessario ribadire che è gioco o si chiede di continuare. Per tutta la durata del gioco i cani esibiscono una mimica facciale tipica dell’interazione ludica: bocca aperta e rilassata e sguardo amichevole: il corrispondente del nostro sorriso. L’espressione è sempre rispecchiata rapidamente e in modo automatico durante gli incroci di sguardi.

  1. Rispettare le regole del gioco

Quando si gioca si controlla l’aggressività, quando la si esprime dev’essere ritualizzata, cioè senza arrivare a ferirsi o farsi davvero male. Altra regola importante è lo scambio dei ruoli: se si gioca a rincorrersi una volta io faccio il predatore e tu la preda, una volta il contrario. Se si fa la lotta, un po’ stai sopra tu, un po’ io. Se ci si contende un oggetto, una volta vinci tu, una volta io. Allo stesso modo, se si è più di due, non si fanno coalizioni durature contro un singolo. Durante il gioco nessuno impone la sua gerarchia sociale sugli altri, siamo tutti pari.

  1. Ammettere quando si ha torto e chiedere scusa

Se per sbaglio un morso è stato troppo pesante, se si è imbrogliato nella foga del gioco, si chiede immediatamente scusa. In genere vengono usati segnali pacificatori, come abbassare le orecchie e farsi piccoli, leccarsi il naso o leccare il muso dell’altro, scodinzolare con movimenti lenti e la coda ad altezza intermedia o bassa, alzare una zampa anteriore, scrollarsi, mantenere una mimica facciale amichevole. Se un cane non ha chiesto scusa, gli altri cani possono escluderlo dal gioco o allontanarlo, anche impositivamente.

Quando NON è gioco:

Quando le interazioni fra i cani vi sembrano gioco ma non vedete questi comportamenti e queste regole, anzi, vedete il contrario, allora non è gioco. Interrompetelo richiamando i vostri cani.
Se vedete che il vostro cane durante un interazione con un altro cane manifesta stress, sbadiglia, gira la testa dall’altra parte, cerca di evitare l’altro, gli ringhia se si avvicina, se prende spazio l’altro lo perseguita, gli abbaia, lo monta, gli mette le zampe addosso e non rispetta i suoi segnali di stop, chiedete al proprietario dell’altro cane di richiamarlo e portate via il vostro. Non è gioco.

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